lunedì 23 agosto 2010

Ron Arad, un anglo israeliano a New York





Da Parigi alla Grande Mela.

Al MoMA, in gabbia, l’architettura e il design di Ron Arad

New York, in agosto, al cinema si proiettano i film più attesi dell’anno e nei musei si inaugurano eventi.
Per entrare al MoMA, la fila sulla 53esima Strada può arrivare fino alla 6th Avenue.

L’allestimento curato dallo studio Arad comprende la cosiddetta Cage sans Frontières, gabbia monumentale in Cor-Ten, acciaio inox e garza, che come un nastro di Mobiüs, occupa in maniera dinamica la Museum’s International Council gallery ospitando, tra le sue celle, 140 opere tra cui: disegni di progetto, modelli, e video.
Il piano dello show è il sesto. Molti dei visitatori si perdono tra le rampe che smistano ai vari livelli, cosicché, arrivati a destinazione, si ritrovano in mezzo a turisti europei. si parla francese e italiano. Qualcuno si siede sul grande divano rosso che accoglie gli “ospiti”. Il suo essere scultoreo preannuncia la mostra.

La galleria è immersa nell’oscurità: luci basse lambiscono grandi oggetti addossati a pareti scure.
I prototipi in ferro hanno un valore incalcolabile.
Al centro, più piccola del previsto, la gabbia che cattura cose e persone: la girandola infinita.
Il contenuto è un condensato di oltre 25 anni di attività disposti in ordine cronologico. La forma dell’8 rende più evidenti le figure ricorrenti, i rimandi, le autocitazioni.
È come un loop, che mette in scena la contemporaneità di un creativo borderline, in bilico tra ricerca e mercato, arte e design, edizione limitata e serialità, astrazione e praticità.

Forse, dell’indisciplinato designer, è questo che non è piaciuto alla Smith: il non schierarsi, il rifiuto di qualsiasi etichetta. Arad ha successo e non ostenta purezza. In America può destare sospetti.
Per il resto la mostra, che arriva da Parigi, è un saggio istruttivo di design contemporaneo, raccontato con tutti i mezzi di comunicazione che oggi un designer ha a disposizione.
Non desta scandalo né fa gridare al miracolo. Ricostruisce un pensiero, di qualità, che è anche un lavoro: ne mostra le possibilità e - perché no? - le opportunità.


RON ARAD:NO DISCIPLINE
The Museum of Modern Art
11 West 53 Street, New York
(212) 708 9400
info@moma.org

chiuso il martedì

in mostra fino al 19 ottobre

LINK CORRELATI:
www.ronarad.com

www.moma.org

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