mercoledì 11 settembre 2013

Cate Blanchett é Si di Armani!


, la nuova fragranza luxury di Giorgio Armani, è un chypre moderno, un inno alla femminilità contemporanea, un profumo prezioso e misterioso.



L'eterea Cate Blanchett é la testimonial d'eccezione che interpreta magistralmente lo spirito della nuova fraganza femminile dello stilista nel primo spot promozionale diretto da Anne Fontaine.




La combinazione di grazia, forza e spirito d'indipendenza é la caratteristica delle donne alle quali Giorgio Armani dedica la sua nuova fragranza.

La piramide olfattiva, creata dal naso di Christine Negel si compone di note di testa che si aprono con l’effluvio della cassia. 
Il cuore racchiude un tenue sillage composto da fresia e rose. La base invece, termina con l’essenza avvolgente e dolce della vaniglia che si sposa con il patchouli e altre note legnose.

Il profumo è contenuto all’interno di una bottiglietta rettangolare trasparente, sormontata da un tappo nero dalle linee morbide.

Si Giorgio Armani, sarà disponibile all’interno delle migliori profumerie a partire dal mese di Settembre 2013.


Sulla pagina Facebook Giorgio Armani Beauty è presente il “ Wall of ”, una tab che vi permetterà di creare, esprimere e condividere il vostro attraverso immagini personalizzate. 


martedì 10 settembre 2013

A Milano, in via Montenapoleone, arriva Giada !


In via Montenapoleone al numero 15 si aprirà il primo flagship store europeo del luxury brand Giada.

Dal 20 settembre 2013 dopo mesi di attesa nella via  più chic di Milano si potrà accedere all'eleganza classica firmata Giada.
 
Fondato nel 2001 da Rosanna Daolio, stilista con lunga esperienza nel Gruppo Max Mara, e di proprietà della società cinese RedStone Haute Couture, Giada punta su un felice mix tra Oriente e Occidente. 

Giada si proclama orgogliosamente made in Italy per la creatività, il savoir faire e il gusto, utilizzando tessuti e materie prime forniti da grandi produttori italiani anche se le capacità finanziarie e imprenditoriali sono tutte basate in Cina.

Non è un caso, quindi, che Giada sia tra brand del lusso a maggior crescita in Cina, dove può contare già su oltre 40 boutique. 

A queste si aggiunge quella italiana, milanese, di via Montenapoleone, che sarà la prima di una lunga serie in Europa. 


L’architetto Claudio Silvestrin ha progettato lo spazio interno con un approccio materico, elegante e formale.
Abolendo ogni tipo di arredamento e puntando invece su materie come la pietra, il bronzo e l’acqua Claudio Silvestrin ha creato unn ambiente minimale e purissimo in cui l’atmosfera é soft e in cui l’interior è in totale armonia  con il mood della maison e con lo spirito della collezione. 


All’eleganza classica degli abiti Giada, si aggiunge una selezione di accessori e piccola pelletteria, che costituiscono il complemento perfetto per total look dallo stile chic e urbano.

venerdì 6 settembre 2013

Caro Emerald, il mio colpo di fulmine musicale !!





E’ uno dei tormentoni di fine estate-inizio autunno!
Passatissima dalle radio ha raggiunto le posizioni alte nelle classifiche di mezza Europa. 
La rivelazione Caro Emerald, cantante pop-jazz olandese, ha conquistato tutti gli amatori di buona musica, di vero talento, di personalità marcante. 

E' probabilmente il più limpido e cristallino talento della musica jazz internazionale: Caroline Esmeralda, meglio conosciuta come Caro Emerald, 

E' una tra le più valide artiste contemporanee di genere: una donna di 32 anni che, con il suo sound, riesce come nessun altro a miscelare i suoni propri del jazz a ingredienti pop, mambo e hip hop.
 

Il suono di CARO EMERALD è inimitabile, una voce che cattura i cuori e le menti di tutto il mondo. 
Solo nell'ultimo anno, la Emerald ha collezionato concerti prestigiosi: al Roundhouse e Hampton Court Palace e soprattutto l'Isle Of Wight Festival.
 



Caro Emerald si è diplomata al Conservatorio di Amsterdam e il suo album di debutto "Deleted Scenes From The Cutting Room Floor" ha dominato la scena del 2011, in tutta Europa, dove ha venduto più di 1,3 milioni di copie.
 

Il suo nuovo album "The Shocking Miss Emerald", pubblicato lo scorso 3 maggio, solo in UK ha venduto oltre 35 mila copie nella prima settimana, guadagnando così il primo posto della classifica mentre il primo singolo estratto dal nuovo lavoro, l'ormai noto "Tangled Up", vanta oltre il milione e mezzo di visualizzazioni su YouTube.


Caro Emerald, nome d'arte di Caroline Esmeralda van der Leeuw, è una cantante olandese di jazz. 
Ha debuttato discograficamente nel giugno 2009 con il singolo Back It Up, seguito dall'album Deleted ... 
Data di nascita: 26 aprile 1981 (età 32), Amsterdam, Paesi Bassi


















  • Maria Sharapova e il suo amore per la Porsche




    Maria Sharapova, ex numero 1 del tennis mondiale,ha deciso di confessare a Vanity Fair tutta la sua passione per le auto, oltre che per i tacchi a spillo !




    La tennista siberiana, infatti, adora le belle macchine con una spiccata preferenza per la più sportiva, la Porsche, di cui é il nuovo nuovo testimonial internazionale . 

    Il contratto tra la Casa di Zuffenhausen e la ventiseienne atleta russa è di tre anni.



    La Sharapova, già testimonial di brand quali Nike, Cole Haan, Evian, Tag Heuer e Samsung, é diventata testimonial ufficiale delle campagne commerciali della casa automobilistica tedesca in occasione della prima giornata del Wta Premier di Stoccarda.




    La Sharapova avevai vinto lo scorso anno il torneo Porsche Grand Prix di Stoccarda, aggiudicandosi una 911 Carrera S Cabrio di colore bianco, che guida tutti i giorni quando si reca nella sua casa in California.

    Le dichiarazioni entusiastiche di Matthias Muller, Ceo dell’azienda automobilistica tedesca: “Maria Sharapova è un’atleta eccezionale. Il suo profilo e il suo carisma si adattano in maniera perfetta allo stile Porsche. Unisce le migliori prestazioni sportive con l’eleganza e la potenza. ”. Il commento della tennista 26enne: “Ho avuto il privilegio di poter associare il mio nome ai migliori marchi del mondo, ma la partnership con Porsche rappresenta un vero onore”.

    Con oltre 26 milioni di dollari annuali, Maria Sharapova è la sportiva più pagata al mondo dai contratti di sponsorship, diventando cosi', dal 2005, l’atleta donna più pagata al mondo.


    Per la bellissima tennista russa, la prima a vincere  Wimbledon, gli Australian Open ed a raggiungere la prima posizione nella classifica WTA, si tratta della la seconda partnership nel campo automobilistico perché è stata infatti testimonial di Land Rover quando il brand faceva ancora parte di Ford.






    Essere pagati per guidare una Porsche é una vera fortuna!  

    giovedì 5 settembre 2013

    YGRANKA ..et c'est tout

     Ygranka est un groupe que j'ai brièvement croisé à Reims, Place du Forum..
    Voici un petit aperçu de leur histoire

     
    Mattias Dragomirovic (saxophones/clarinette/flûte/ney)
     
     
     
     
     
     

    Clément Baldzuhn (trompette/bugle)

    Laurent Derache (accordéon)

    Anthony Caillet ( euphonium)

    Matthieu Gandoin-Erard (batterie/percussions)

    Stéphane Archambault (son)
     

    "Ygranka, c'est une musique librement inspirée des Balkans, avec sa chaleur, ses rythmes frénétiques et ses cuivres délirants. C'est une découverte de cette joie mélancolique qui caractérise les peuples d'Europe de l'Est, et que l'on retrouve chez Bregovic, chez Kusturica.
    Ygranka c'est une musique du voyage qui rend les gens heureux. C'est la rencontre de cinq musiciens qui se redécouvrent toujours, se surprennent sans cesse, et s'amusent à travers le jeu instrumental. Ygranka sur scène, c'est un moment de vitalité à partager, ça se vit à plusieurs..."


    Biographie
    Ygranka
    est une formation à la croisée du jazz, des musiques 
    traditionnelles et des musiques actuelles. 
    Créée en 2004 à l'initiative de Mattias Dragomirovic, 
    ce groupe prend d'abord la forme d'un trio  
    accordéon-saxophones-batterie, explorant la richesse 
    de la musique traditionnelle serbe et s'accordant déjà 
    une certaine liberté par rapport à la forme et l'improvisation.
    C'est à la fin de l'année 2005 que Ygranka prend sa forme 
    (avec trompette, batterie, tuba, accordéon)
    et s'étoffe de compositions originales, qui constituent 
    à présent l'essentiel de son répertoire.
    Ce quintet énergique fonctionne comme un combo réactif, 
    qui surfe allégrement entre groove balkanique, mélodies 
    traditionnelles et arrangement élaborés, laissant une place 
    privilégiée à l'écoute collective.
    Depuis, Ygranka multiplie les concerts et trouve sa place 
    dans des programmations allant du jazz à la world, 
    touchant à chaque fois le public par son originalité.

    Destins des égéries de la mode









     De gauche à droite : Mitzah Bricard, Loulou de la Falaise, Inès de la Fressange, Cindy Crawford, Elle Macpherson et Laëtitia Casta. © DR 



    Elles s'appellent Mitzah Bricard, Loulou de la Falaise ou Inès de la Fressange, sont mannequins-vedettes des maisons Christian Dior, Yves Saint Laurent ou Chanel et bien décidées à ne pas rester cantonnées dans le rôle d'une simple poupée. Bras droits et souvent amies des couturiers, ces beautés au caractère bien trempé ne sont pas là (que) pour sublimer le vêtement.

    La première, Mitzah Bricard, est l'amie et la conseillère secrète de Monsieur Dior
    À l'heure où celui-ci met le new look au goût du jour, sa muse lui suggère d'incorporer dans ses collections des touches de lilas (sa couleur fétiche) et d'imprimés léopard. 
    Déambulant des ateliers à la boutique avec sa toque tachetée façon jungle et ses blouses légèrement déboutonnées, tantôt léopard, tantôt lilas, la séduisante muse ne tardera pas à convaincre le couturier. 
    Pari réussi pour cette demi-mondaine ultra-féminine qui finira par régner en maître sur toute la collection de chapeaux de la maison. 
    Comble du chic, quelques années après sa disparition, son image continue de hanter l'avenue Montaigne, puisque Dior lui a dédié une collection en 2009 et un parfum.

    Bon sang ne saurait mentir : c'est sans surprise que la fille de Maxime de la Falaise, mannequin pour Cecil Beaton, se retrouve dans les filets du couturier le plus envié de la capitale dans les années 1970 : Yves Saint Laurent. 
    On ne présente plus Loulou de la Falaise, blonde racée, originale au style fantaisiste, figure emblématique des nuits parisiennes. 
    Le couturier de la rive gauche est littéralement séduit par son sens inné de l'élégance et par son énergie créatrice, si bien qu'il lui confiera sans tarder la responsabilité du département maille et accessoires de sa maison. 
    Lorsque le couturier tire sa révérence en 2002, sa fidèle amie lance sa propre ligne de bijoux.
    Elle collaborera également à la ligne d'accessoires Oscar de la Renta en 2007.  
    L'histoire de Loulou de la Falaise, disparue en 2011, reste indissociable de celle d'Yves Saint Laurent et de la mode en général.
    C'est la Parisienne des beaux quartiers, celle qu'un rien habille et qui porte logiquement la marque de fabrique de la maison Chanel
    De spot publicitaire en défilé de haute couture, Inès de la Fressange est définitivement estampillée du double C de Chanel. 
    C'est aux côtés de Karl Lagerfeld que la liane de 1 m 80 au sourire extra-large accède au titre suprême de mannequin-vedette de la maison de la rue Cambon. 
    Contrairement aux apparences, la vie d'égérie n'est pas un long fleuve tranquille et la French model s'attirera les foudres du couturier. 
    Plus de peur que de mal, puisque, quelques bouderies plus tard, Inès de la Fressange remonte sur les podiums pour ses beaux yeux. 
    Entre-temps, elle aura lancé sa propre griffe de prêt-à-porter (1991) et se sera reconvertie avec succès dans l'escarpin de luxe en devenant directrice artistique de la maison française Roger Vivier.

    Les chefs d'entreprise

    Elles ont toujours envisagé la mode comme un business lucratif, et jamais comme une passion. 
    Elles choisissent leur nom comme marque de fabrique en espérant que le patronyme qui les a propulsées en haut des podiums les amène au top des ventes.
    De ses années de mannequinat Cindy Crawford conserve le goût des gros cachets et un corps athlétique, premier argument de vente de son programme de remise en forme. Mais le business Cindy Crawford, c'est bien plus que quelques DVD de gym tonique : cosmétiques, produits de beauté, mobilier et décoration, le mannequin-star des années 1980 transforme en or tout ce qu'elle touche. Devenu une véritable femme d'affaires, le top model au grain de beauté distinctif percevrait un salaire annuel estimé à 10 millions de dollars.

    Ses mensurations de rêve lui valurent le surnom mémorable de "The Body".
    Dès ses débuts de femme d'affaires, Elle Macpherson comprend qu'il faut se servir de cet atout qui a déjà fait d'elle une star pour bâtir son empire - très lucratif. Elle lance alors sa marque de lingerie : Elle Macpherson Intimates
    La working girl de 50 ans est devenue depuis une redoutable femme d'affaires et l'un des mannequins les plus riches de la planète.
    Une génération émergente de mannequins semble inspirée par la réussite de ses aînées.
    Le plan de carrière ? S'offrir une retraite douillette à coups de contrats juteux, et pourquoi pas la création d'une entreprise portant leur nom.
    Leur nom ? Kate Moss, Gisele Bündchen ou encore Natalia Vodianova.

    Les actrices

    Pour elles, le mannequinat s'envisage comme un tremplin vers la célébrité en général, et vers le septième art en particulier. 
    Séduire les plus grands couturiers : leur galop d'essai avant de faire du gringue aux plus grands producteurs. 
    Souvent instinctives, elles n'ont pas de plan de carrière, mais se laissent volontiers happer par les sirènes hollywoodiennes.
    C'est le cas de la Française Laetitia Casta, qui, après avoir envoûté Yves Saint Laurent et Jean Paul Gaultier, a charmé Claude Zidi, Raoul Ruiz, Yvan Attal, Patrice Leconte ou encore Joann Sfar
    Pari difficile pour l'ambassadrice de la marque L'Oréal qui a dû se défaire de son image de cover-girl décorative. 
    Résultat audacieux. 
    À l'instar des géantes Kirsten Dunst ou Charlize Theron, d'autres se sont déjà frayé un chemin vers les studios de la Metro Goldwyn Mayer.




    domenica 1 settembre 2013

    Decouvrir la course après 40 ans

     
     
    Se mettre au running après 40 ans? Bien sur que c'est possible !
     
    Vive les vocations tardives ! 
     
    La découverte de la course à pied après 40 ans est souvent synonyme d’un chamboulement radical de certaines (mauvaises) habitudes. 
     
     
     
    Il est cependant nécessaire de respecter une méthode pour s’assurer que la pratique du running sera bien vécue dans la durée.

     

    Valider la non contre-indication à la pratique sportive

    Pas une épreuve organisée en France qui n’exige de chaque concurrent - du parfait débutant au marathonien expérimenté – un certificat médical certifiant la non contre-indication à la pratique de la course à pied en compétition (hors licenciés de la Fédération française d’athlétisme).
    Les accidents sont rarissimes. 
    Mais il est important, surtout lorsque l’on décide de se lancer dans l’aventure running sur le tard, de consulter au préalable son généraliste. 
    Un électrocardiogramme, voire un test d’effort, permettent de valider le principe de l’activité physique. 
    Et de libérer sa conscience du moindre doute…


    Veiller à la qualité de l’équipement

    Evidence ? Certes. Des progrès gigantesques ont été accomplis lors des trois dernières décennies pour permettre aux coureurs à pied de tous niveaux de pratiquer leur sport dans un maximum de confort et de sécurité.

    A propos des chaussures : choisir un modèle en fonction du type de foulée, de la corpulence ou de la nature du terrain d’entraînement (bitume ou chemin). 


    A propos du textile : préférez les matériaux dits techniques, procurant une bonne isolation thermique tout en assurant l’évacuation de la sueur. Au cours des mois froids, pensez à protéger vos extrémités. Gants et bonnet se révèlent vite indispensables lorsque le thermomètre chute.

    Respecter une certaine progressivité…

    Il est important lorsque l’on débute la course à pied de faire preuve de modestie. Et de ne pas avoir honte de décliner (dans un premier temps) des footings courts et peu rapides. Un seul impératif à conserver en mémoire : le kilométrage hebdomadaire ne doit pas augmenter de manière trop brutale. Respecter des paliers d’environ 10% afin de limiter les risques de blessures.
    Quelques conseils :
    • L’alternance du trot et de la marche rapide est un bon moyen d’augmenter la durée des entraînements sans générer de fatigue excessive ni de mauvaises sensations à l’effort.
    • Changer régulièrement de parcours afin d’éviter la routine et la lassitude.
    • Se méfier du lecteur mp3 qui dénature la relation entre le coureur et sa respiration.

    … Mais être assidu !

    Courir longtemps – et avec de bonnes sensations – ne vient pas du jour au lendemain. L’entraînement, à défaut d’être quotidien (surtout dans un premier temps), se doit d’être régulier. On estime généralement que trois séances hebdomadaires constituent un bon socle de départ.
    Veillez à varier le programme de vos sorties.
    Par exemple :
    • 50 minutes lentement. Essoufflement faible à modéré (il est possible de maintenir une conversation).
    • 45 minutes avec 20 minutes d’échauffement – lent puis de plus en plus rapide –, 10 minutes de 30-30 (alternance 30 secondes rapides, 30 secondes au trot ou en marche rapide), 15 minutes de retour au calme.
    • 40 minutes avec 20 minutes d’échauffement, 10 minutes à une allure soutenue (essoufflement ne permettant pas de soutenir une conversation), 10 minutes de retour au calme.

    Et pensez, si vous peinez à garder le rythme, que vous n’êtes pas le premier dans ce cas. Pas le dernier non plus…

    Envie de reprendre : les programmes reprise de la course à pied :alternance de marche et de course.

    Milano capitale dei tradimenti nati al ristorante !


    Secondo Gleeden.com, il primo sito di incontri extraconiugali in Italia, il 62% dei tradimenti nasce nelle sale di un ristorante. 

    E Milano é la capitale delle scappatelle «gourmand»!



    Amanti clandestini del 2013, attenzione: gli incontri hot extraconiugali si consumano al ristorante. 

    Secondo  un sondaggio di Gleeden, il primo sito di incontri extraconiugali in Italia,  infatti il 62% delle relazioni extraconiugali nasce nelle proprio davanti a un menu. 




    Ecco la lista dei ristoranti preferiti dagli adulteri


    1. Al Baretto, il ristorante interno del Carlton Hotel; discreto ed elegante.

    2. Nishiki, fusion dotato di comodo privé.

    3. Garghet, un po' fuori zona e proprio per questo perfetto.
    4. Montecristo, per cenare al lume di candela.
    5. Shambala, giardino e suggestioni esotiche.

    E se la pausa pranzo sarebbe preferita alla cena dal 65% dei traditori, esiste una sorta di codice ben preciso della scelta della tipologia del locale. 

    Questo:

    - L’atmosfera (luci soffuse, musica lounge)
    - Deve essere un luogo consono con l’immagine che si vuol dare di sé al proprio amante.
    - Non c'entra nulla con i luoghi che si frequentano con il partner ufficiale o con la propria famiglia
    - È vicino ad un albergo/aeroporto


    Già ma una volta seduti a tavola, come fate a sapere chi avete davanti? Facile. Dimmi in che locale ti porto e ti dirò che amante sei:

    Dallo Chef stellato

    e' 'l'amante che vuol far colpo immediatamente. 
    Lo fa per evitare incontri imbarazzanti, o per poter pagare con la carta di credito aziendale e spacciare la cena galeotta per una pallosa riunione di affari.
    O per fare lo sbruffone. o perché trova la donna talmente classe, bella, interessante che solo un ristorante stellato é uno scrigno degno di lei!

    Nella catena low-cost. 

    È il traditore seriale: quello che vi porta nel ristorante con buon rapporto qualità-prezzo senza fare follie. 
    Guardate bene tra i tavoli: chi non è li per lavoro ed è in coppia, senza famiglia, potrebbe appartenere alla categoria "infedeli".
    Un po' tirchio, pero'. Adatto alle donne senza problemi di soldi che possono trovare divertente un cambiamento di stile.

    Fuori porta: il menu degustazione
    Di solito corrisponde a un tipo di amante molto organizzato che pensa a trovare un ristorante dove ci siano delle stanze a disposizione per consumare cena e dopocena. 

    Essenziale è che il luogo sia imboscatissimo. Fuori porta.

    Take away: l'ideale
    L'amante- delivery viene a casa vostra, ha fatto la spesa, vi cucina la cena perfetta, interpreta un romantico dopocena e poi se ne va. Fantastico!

    Happy Hour: il frettoloso
    Perfetto per gli amanti con poco tempo a disposizione: tra un cocktail e l'altro possono mandare anche sms ai poveri compagni ufficiali per rassicurarli.

    E se pensate che tutto questo cibo possa danneggiare le performance tra le lenzuola, causa una forma non proprio smagliante, vi sbagliate. 

    Le donne, perlomeno preferisco gli uomini con un po' di pancetta(un po', non troppo!)
    Un altro sondaggio stilato questa volta dal portale Incontri-ExtraConiugali.com,  che ha intervistato un campione di 1.000 iscritte ha riscontrato che il 47% delle donne infedeli interpellate ha confessato di non amare l'uomo eccessivamente dedito alla cura di sé. 

    Stando ai risultati della ricerca, il maschio che trascorre troppe ore in palestra ha poco tempo da dedicare alla propria amante. 
    A pensarla diversamente è il 34% delle traditrici che, nella scappatella, punta innanzitutto all'estetica.

    Come si dice in latino «De gustibus non est disputandum».

    Secondo "People" Gwyneth Paltrow é la più bella del mondo!





    La rivista People  l'ha decretato : Gwyneth Paltrow è la donna più bella del mondo per l'anno 2013!
    Secondo la Bibbia del gossip, che le ha dedicato la classica copertina l'attrice a 40 anni é la bellezza perfetta.





    Delusione per Jennifer Lawrence, che deve accontentarsi del sesto posto nella top ten stilata da People
    E la vincitrice del premio Oscar non è stata l'unica giovane star battuta dal fascino etereo della quarantenne Paltrow: terzo posto per la Cosette del grande schermo Amanda Seyfried e quarto per la "new girl" Zooey Deschanel.
    Come ogni anno, la classifica di People è influenzata dal momento di popolarità delle pretendenti al trono: seconda, infatti, è Kerry Washington, protagonista del film (già cult) di Quentin Tarantino Django Unchained, mentre la recente reunion delle Destiny Child ha regalato un posto (il settimo) a Kelly Rowland. E anche la gravidanza e la maternità rendono più belle, visto i nomi di Halle Berry (che ha appena confermato di attendere un bebè) e Drew Barrymore, neo mamma. 

    Le due star che più sorprenderanno? Scommettiamo saranno P!nk, al numero dieci e l'inossidabile Jane Fonda, al quinto. 

     
     
    Gwyneth Kate Paltrow è un'attrice statunitense.
    Nata il 27 settembre 1972 a Los Angeles, California, Stati Uniti d'America
    Altezza: 1,75 m
    Coniuge: Chris Martin (s. 2003)
    Genitori: Bruce Paltrow, Blythe Danner
    Figli: Apple Martin, Moses Martin


    Comment utiliser les hastags : petit dictionnaire pour devenir un geek!

     

     

     

    Les hastags ou mots-dièses sont nés sur Twitter et aujourd’hui sont utilisés sur Instagram et Facebook et même dans la vraie vie ! 

     

     

    Mais que veulent dire les #RT, #FF et autres #OOTD ?


    Avis à celles qui débutent dans l’art et la manière d’utiliser les réseaux sociaux et qui mélangent encore les différents hashtags ! 


    Voici une liste non exhaustive des acronymes les plus utilisés sur Twitter, Facebook ou Instagram. 

    Attention, on ne parle pas ici des mots-clés temporaires mais des expressions les plus récurrentes, que tout utilisateur des réseaux sociaux se doit de connaître !

    #RT : Retweet. A glisser au début du tweet que vous souhaitez republier sur votre flux : il signifie que vous n’êtes pas l’auteur du message original. La courtoisie demande tout de même de citer l’initiateur du tweet !

    #LRT : Last Retweet ou Retweet précédent. Si vous voulez commenter le tweet que vous venez de retweeter.

    #TL : Tweet-list ou Timeline. Il s’agit de l’intégralité des messages des personnes que vous suivez. Certains l’appellent aussi le flux, tout simplement.

    #LT : Live-tweet. A ne pas confondre avec #TL ! Il s’agit d’un compte rendu détaillé, minute par minute d’un événement auquel vous assistez… Ou d’un programme que vous regardez ! Les plus célèbres sont sans aucun doute les live-tweets de l’Amour est dans le pré, ou #ADP pour les twittos !

    #FF : Follow Friday. C’est l’un des hashtags qui revient le plus fréquemment. Tous les vendredis, vous pouvez conseiller à votre #TL (Tweet-list ou Timeline, pour ceux qui n’auraient pas suivi) des comptes à suivre comme celui de @marieclaire_fr par exemple…

    #TGIF : Thanks God It’s Friday, ou Dieu merci, c’est vendredi ! A utiliser pour signaler votre joie d’être –presque- en week-end !

    #Jeudiconfession : Envie d’avouer un petit secret vous concernant ? C’est le jeudi que cela se passe grâce à ce hashtag !

    #ThrowbackThursday : Le retour en arrière du jeudi. C’est l’occasion de publier une ancienne photo sur Twitter ou Instagram, comme le fait régulièrement Kim Kardashian par exemple.

    #OOTD : Outfit of the day, ou tenue du jour. Un hashtag spécialement créé par et pour les modeuses qui aiment poster leur look du jour sur les réseaux sociaux ! Existe aussi dans les dérivations #NOTD pour Nails of the day (Manucure du jour), #SOTH pour Shoes of the day (Chaussures du jour), etc…

    #JDCJDR : Je dis ça, je dis rien. Un hashtag un peu ironique à glisser quand on fait une remarque à quelqu’un…

    #LesGens : Un hashtag ironique également, qui vise à critiquer un groupe de personne. Par exemple : « Les gens qui racontent leur vie sur Twitter #Lesgens »

    #PornFood : Les utilisateurs des réseaux sociaux, Instagram en particulier, aiment beaucoup étaler les photos de leurs plus belles créations culinaires… Le hashtag #PornFood ou #Foodporn vient illustrer un plat tellement beau qu’on n’oserait presque pas le manger !

    #Sachezle : A utiliser pour énoncer un fait important, que tout le monde devrait connaitre. Par exemple : « Le blog de daniela wurdack
    est le meilleur! #sachezle ! »

    #Insta : Instafat, Instamiam, Instamanucure… Tout hashtag commençant par #insta symbolise un instant de vie capturé. A nous de le compléter avec le suffixe adéquat !

    Avec ça on peut commencer à sévir sur les reseaux







    venerdì 30 agosto 2013

    Da Bergamo al lago d'Iseo passando per la Franciacorta






    Quando si parla di Lombardia la prima cosa che affiora alla mente è l'immagine di una Milano operosa, stressata e sempre di fretta. 


    Eppure, la regione che ospita la capitale economica d'Italia sa offrire anche un'enorme varietà di paesaggi.
    Il territorio che si snoda tra le provincie di Bergamo e Brescia, caratterizzato da verdi colline coltivate a vigneti e arricchito dalla presenza del lago d'Iseo e dai tesori enogastronomici della Valcalepio e della Franciacorta, è forse il luogo migliore per cominciare a scoprire questa Lombardia decisamente diversa da come la immaginano la maggior parte dei turisti. 

    Qui, tra rigogliose vigne e dolci rilievi, è possibile percorrere le numerose strade del vino alla scoperta dei prodotti tipici, ma anche visitare castelli, chiese e monumenti storici, per poi finire in bellezza concedendosi il meritato riposo in uno degli stabilimenti termali della zona. 

    La zona collinare che da Bergamo si estende fino al versante meridionale del lago d'Iseo, nota come Valcalepio, rappresenta un vero e proprio patrimonio storico, naturalistico e, soprattutto, agricolo. Qui, infatti, la vite si coltiva fin dall'epoca romana, e il vino locale, naturalmente, è frutto di una tradizione antichissima. I vitigni della Doc Valcalepio costeggiano l'omonima Strada del vino, moltiplicandosi fino a dominare l'intero paesaggio. Nonostante il vino sia il vero protagonista, si tratta di un itinerario molto interessante anche dal punto di vista storico-culturale, grazie alla presenza di antichi edifici che riservano non poche sorprese.
    L'itinerario può cominciare proprio da Bergamo, con una breve visita alla splendida parte alta della città, dalla quale si gode una splendida vista sul paesaggio circostante. 


    La prima tappa è il piccolo comune di Scanzorosciate, a sette chilometri dal capoluogo, famoso per la produzione del dolce Moscato di Scanzo, dal color rosso rubino e dal piacevole retrogusto di mandorla. 
    È possibile degustarlo, nell'ideale abbinamento ai formaggi locali, nelle cantine che aderiscono al consorzio ( www.consorziomoscatodiscanzo.it ). 
    Procedendo di pochi chilometri si raggiunge Trescore Balneario, centro principale della Val Cavallina, noto per la sua produzione vinicola ma, soprattutto per gli splendidi affreschi del Lotto che si trovano all'interno dell'Oratorio di Villa Suardi. 

    Dopo aver visitato questo autentico gioiello, l'ideale è continuare con un contrappunto vinicolo, facendo sosta presso la tenuta Medolago Albani, che offre degustazioni di vini doc e riserva nel contesto di una seicentesca villa padronale, arricchita da affreschi del Bonomini e da una cappella dedicata a Santa Caterina della Ruota, che conserva una preziosa tela di scuola lottesca. 
    Altrimenti, si può anche pensare a una gita verso il bel lago di Endine, una ventina di chilometri a nord di Trescore Balneario.
     



    L'ultima tappa della giornata è soltanto pochi chilometri più avanti, a Grumello del Monte, vero e proprio epicentro della produzione vitivinicola della Valcalepio. 

    Il borgo e i vigneti che lo circondano sono dominati da un castello risalente all'anno Mille, ristrutturato e perfettamente intatto; proprio qui, dove da secoli si produce vino, è possibile partecipare a degustazioni abbinate alla visita delle stanze e delle antiche cantine e, addirittura, pernottare.


    Proprio dove la strada del vino della Valcalepio termina incontrando il lago d'Iseo, a Sarnico, si può godere di una delle viste più suggestive su questo grande specchio d'acqua: da una parte la sponda lacustre, dall'altra il primo tratto fluviale dell'Oglio. 
    L'itinerario ricomincia da questa località, ricca di numerose testimonianze di un passato recente: le splendide ville Liberty, quasi immancabilmente opera dell'architetto milanese Giuseppe Sommaruga (1867-1917). 


    Proseguendo verso est s'incontra Clusane, con il suo bel lungolago e una splendida vista su Monte Isola. 
    Qui sorge uno dei tanti castelli che, in passato, sorvegliavano l'Iseo: è il castello del Carmagnola, così chiamato proprio perché fatto costruire nel '400 – periodo dell'occupazione veneta - dal condottiero Francesco Bussone, detto il Carmagnola. 
    L'edificio, che ha subito molte modifiche nei secoli, è tuttora molto imponente, pur avendo perso i suoi merli; la parte affacciata sul paese è ingentilita da un'elegante loggia con alcune tracce degli affreschi originari. 
    Vale la pena di fare una deviazione verso Provaglio, costeggiando le torbiere, una zona paludosa di specchi d'acqua generati dall'ormai abbandonata attività di estrazione della torba, oggi trasformata in oasi naturale. 
    Al limitare di quest'area sorge l'ex convento di San Pietro in Lamosa, un complesso di edifici religiosi e civili dal cui sagrato si gode di una bella vista sulla palude e sui canneti.
     
    L'esplorazione delle sponde meridionali del lago si conclude a Iseo, e in particolare su Piazza Garibaldi, di fronte a quello che fu, in passato, un porto molto importante; a testimoniarne l'antica operosità restano i portici delle case affacciate sulla piazza, il municipio neoclassico del Vantini (1830) e l'arsenale d'epoca medievale, oggi trasformato in museo. 
    Ma la trascorsa potenza di Iseo e del suo porto trovano riscontro anche nel massiccio Castello Oldofredi, le cui origini risalgono al Mille, quando Iseo era un importante centro strategico e commerciale. Incendiato, ricostruito, trasformato in un convento e successivamente ampliato, il castello ospita oggi la biblioteca comunale.




    Il lago d'Iseo appartiene in parte alla provincia di Brescia (costa Est) e in parte alla provincia di Bergamo (costa Ovest)








    Uno dei laghi più belli d'Italia di origine glaciale, formato in migliaia d'anni di erosione e ritiro dei ghiacciai, mantiene un aspetto vagamente selvaggio che incuriosisce ed affascina i visitatori.

    Alimentato dal fiume Oglio, il Lago d'Iseo è il lago che per ampiezza è solo settimo fra i laghi d'Italia (61 kmq) ma al centro vanta la più grande isola lacustre d'Europa: Montisola.

    Montisola é considerata da anni la perla del Lago d’Iseo e è uno dei luoghi più frequentati da turisti di ogni nazionalità, durante i mesi estivi.   
    Non sono ammesse automobili e per gli ospiti sono disponibili biciclette a noleggio e  pulmini di servizio.  
    Varie corse del battello durante ogni giorno, collegano Montisola, che è conosciuta anche per le favolose trattorie e ristorantini.

    E infine la Franciacorta!
    Le rigogliose colline che dalla sponda meridionale del lago scorrono fino a Brescia sono meglio note con il nome di Franciacorta, che deriva dalla storia di questi territori: con il termine francae curtes si definivano infatti le piccole comunità medievali di monaci benedettini che avevano ottenuto l'affrancamento da dazi e gabelle in cambio del loro impegno a insegnare alle popolazioni autoctone la coltivazione della vite. 
    Anche qui, dunque, la tradizione vitivinicola ha radici profonde; la Franciacorta è una terra di vini, e in particolare di "bollicine", quelle dei suoi ottimi spumanti DOCG.
     
    Ma a rendere il soggiorno in questi luoghi ancor più piacevole è la loro tradizione termale, ed è proprio al benessere che vogliamo dedicare quest'ultimo giorno alla scoperta di una Lombardia insolitamente rilassata e... rilassante. 
    Un buon punto di riferimento sono le Terme di Franciacorta: secondo la leggenda, la loro sorgente sarebbe scaturita all'improvviso nel corso della festa del Corpus Domini nel 1866. I moderni stabilimenti si trovano a Ome, a una ventina di chilometri da Brescia, e sfruttano le acque bicarbonato-calciche e ferruginose della Fonte Maglio per diversi tipi di cure; oltre alla tradizionale balneoterapia e al bagno di vapore in grotta, le Terme di Franciacorta propongono programmi wellness a base di massaggi e trattamenti estetici; volendo, si possono prenotare pacchetti di uno o più giorni per rimettersi in forma, combattere gli inestetismi o, semplicemente, rilassarsi.
    Un'alternativa ai tradizionali stabilimenti termali sono i prestigiosi hotel del benessere della zona, che dispongono di spa interne in grado di offrire trattamenti idroterapici e percorsi specifici.
     A Cologne, presso l'hotel Convento dei Cappuccini, c'è una bellissima piscina idroterapica ricavata nella roccia viva del monte, sormontata da un soffitto a volte e arricchita da giochi d'acqua.
    A Erbusco, il lussuoso Albereta Relais & Chateaux ha addirittura un centro benessere Chenot e un esclusivo ristorante firmato Gualtiero Marchesi.
     


     
    Per andare al lago d'Iseo
    In auto:
    Alla costa Bresciana, centri di Iseo, Pilzone, Sulzano, Sale Marasino, Marone e Pisogne si arriva con l'Autostrada A4 Milano-Brescia uscendo dalla tangenziale di Brescia, dai caselli di Ospitaletto, Paderno Franciacorta o da Rovato, per poi proseguire sulla SS 510 seguendo i segnali stradali.
    Alla Costa Bergamasca, centri di Sarnico, Lovere, Riva di Solto e gli altri paesi si arriva con l'Autostrada A4 Milano-Brescia uscendo dal casello di Grumello, Castelli Caleppio e Capriolo, per poi proseguire sulla SS 469 seguendo i segnali stradali.
     

    In treno:
    La costa Bresciana è servita da una vecchia e lenta linea ferroviaria che parte dalla Stazione di Brescia, costeggia  tutto il lago e si inerpica in mezzo alle montagne, mentre la  Costa Bergamasca per il treno si appoggia a Bergamo da dove partono gli autobus per il Lago d'Iseo.